Alberto Improda e Alessio Altorio, Avvocati – Studio Legale Improda, Roma

Il Diritto d’Autore rappresenta una strumento giuridico antico, la cui origine viene fatta tradizionalmente risalire ad uno statuto del 1710 della Regina Anna d’Inghilterra, chiamato oggi a ridefinire sotto più aspetti le proprie frontiere.
Il mondo del diritto autoriale, infatti, grazie a novità scaturenti in larga parte dalla Rete appare attualmente alla vigilia di enormi cambiamenti, sotto più punti di vista.
Non ci riferiamo qui al fenomeno dei Common Rights, sul quale esiste già una estesa letteratura e che appare ormai da inquadrare tra le tematiche tradizionali attinenti al settore, ma a dinamiche più attuali e per qualche verso più profondamente innovative.
Un dato di grande novità in campo autoriale è certamente dato dal travolgente sviluppo del mercato editoriale digitale, che negli ultimi tre anni è cresciuto di circa il 44,3%, a fronte di una perdita di fatturato nel settore dell’editoria cartacea pari a circa il 14%.
Tale crescita, però, ha comportato un vertiginoso incremento della contraffazione digitale; basti pensare che un libro contraffatto, in formato e-book o pdf, può essere reso disponibile al pubblico pochi giorni dopo la sua uscita sugli scaffali.
Al fine di arginare tale fenomeno, le istituzioni si stanno adoperando per fornire strumenti nuovi ed incisivi, come il Regolamento AGCOM adottato con delibera 680/13 del 12 dicembre 2013 ed entrato in vigore il 30 marzo 2014, che al momento di redigere le presenti note si trova al centro di un acceso dibattito.
Un interessante fronte di innovazione, sempre legato alla Rete, è quello che riguarda le applicazioni del crowdfunding al mondo dell’editoria.
Il crowdfunding, come noto, rappresenta uno strumento di finanziamento dal basso, basato sulla raccolta di fondi on line.
Gli autori, tramite la Rete, hanno la possibilità di sondare il mercato, offrendo in visione gratuita ed in formato e-book una piccola parte del proprio lavoro; gli utenti interessati alla lettura o che, più in generale, si sentano emozionalmente coinvolti, possono offrire una piccola quota – parliamo quasi sempre di pochi euro – a sostegno dell’opera, con il fine ultimo di permetterne la pubblicazione; al raggiungimento di una somma prefissata, il portale che ospita l’operazione di crowdfunding assiste l’autore nella fase di pubblicazione del proprio scritto, gestendo tra l’altro il sistema delle ricompense, in gergo reward, a favore degli utenti finanziatori (da segnalare, in proposito, l’interessante esperienza del sito bookabook.it).
Appare il caso di ricordare qui incidentalmente, al riguardo, che l’Italia è stato il primo paese ad aver normato, tramite il regolamento CONSOB n. 18592/2013, il cd. equity crowdfunding per startup innovative.
L’applicazione del crowdfunding all’editoria digitale sembra poter essere garanzia di maggiore tutela e di significativi vantaggi soprattutto in favore degli autori, in termini di notorietà pre-pubblicazione, di acquisizione di fondi utili alla promozione dell’opera, di assistenza nella fase di divulgazione al pubblico, di confronto diretto e costante con i lettori, di quote di competenza nella ripartizione degli utili.
Le dinamiche di cui sopra si incrociano con il grande tema delle Collecting Companies, vale a dire – come noto – delle società di gestione collettiva delle competenze patrimoniali dei titolari dei diritti (la SIAE, in Italia).
Anche in questo ambito, siamo alla vigilia di una nuova epoca.
Infatti, la Proposta di Direttiva CE in data 11 luglio 2012, recentemente oggetto di risoluzione del Parlamento Europeo in data 4 febbraio 2014, e la sentenza della Corte di Giustizia in data 12 aprile 2013 (caso CISAC), sembrano avere demarcato una netta linea di confine con il passato ed indicato un punto di non ritorno: termina l’era delle collecting companies operanti in regime di monopolio ed i relativi mercati vengono aperti al regime di libera concorrenza.
Questo pare ineludibilmente condurre alla necessità di una riforma della SIAE e, più in generale, di una ridefinizione dell’intero settore.

Comments are closed.