Jacopo Manzella – Partner Manzella & Associati, Bologna
Nell’Era dell’Informazione, la Terza Rivoluzione Industriale, com’è stata chiamata, passa attraverso l’universo simbolico. Per questo il mondo della Proprietà Intellettuale è diventato così importante negli ultimi anni, per questo è diventato ormai impossibile fare industria senza produrre simboli, segni distintivi, che differenzino ogni prodotto dal suo analogo. Nell’Era di Internet, ognuna di queste informazioni, di questi simboli, diventa codice, ed è semplicissimo creare falsi, ingannare il consumatore deviando le sue intenzioni, semplicemente con righe di codice nascoste dietro alle pagine web. La contraffazione non è nata con Internet, ma con Internet ha trovato un terreno fertile a causa della facilità con cui è possibile sfruttare indebitamente il prestigio creato da altri. Non è nuovo, ad esempio, il concetto del cybersquatting, detto anche domain grabbing, cioè la registrazione illecita di nomi a dominio contenenti o che si riferiscono a marchi conosciuti, o nomi di persona. Per questo la tutela della propria proprietà intellettuale è diventata fondamentale.
Un esempio significativo di cosa è possibile ottenere con una gestione sapiente della propria proprietà intellettuale, è il caso capitato alla società STI Servizi Tipografici Italiani (usiamo naturalmente nomi di fantasia). STI è un’apprezzata e dinamica società operante nel settore tipografico che in anni recenti ha avviato una nuova attività di print on demand su internet, registrando per l’occasione il nome a dominio extraprint.it. Mediante questo sito STI effettua un servizio di stampa di prodotti cartacei e non, direttamente online, con spedizione diretta del prodotto. Visto l’immediato successo riscontrato da questa nuova attività, STI ha provveduto a depositare una domanda di marchio per la dizione “extraprint”, anche nell’ottica di aprire dei contatti per la creazione di una rete di aziende. A breve distanza di tempo è giunta all’attenzione di STI la presenza di un sito internet extra-print.it, per la medesima attività di tipografia e print on demand. Paradossalmente la notizia è giunta a STI mediante un consumatore che ha preso contatto per errore con extraprint.it, pensando di rivolgersi al sito concorrente extra-print.it! STI ha perciò provveduto a diffidare la titolare del sito extra-print.it dall’uso del segno “extraprint”, e di fronte ai tergiversamenti dell’altra parte si è vista costretta a ricorrere in giudizio, chiedendo una misura cautelare vista l’urgenza di porre termine allo sviamento della clientela, contro la titolare del sito.
In particolare è stato possibile appellarsi all’articolo 22 del Codice della Proprietà Industriale, che regola il principio della cosiddetta unitarietà dei segni distintivi; la norma vieta l’utilizzo come ditta, ragione sociale, insegna o nome a dominio di un segno confondibile con l’altrui marchio. Mediante lo statuto del marchio registrato è stato possibile per STI tutelare la propria attività, ottenendo nel giro di poche settimane la chiusura del sito extra-print.it.
Una tutela di questo tipo è tanto più efficace se si pensa a quanto è divenuto semplice aprire degli e-shop, che possono contenere prodotti contraffatti o originali tuttavia privi di regolare licenza. L’articolo 20 del Codice della Proprietà Industriale permette infatti al titolare di un marchio registrato di vietare l’utilizzo nell’attività economica di un segno identico o simile al proprio marchio. Tale utilizzo include anche, ovviamente, la vendita non autorizzata all’interno di negozi online.
Inoltre la giurisprudenza ha colto con rapidità la necessità di fornire strumenti di difesa adeguati, al punto che per i provvedimenti cautelari che riguardano la contraffazione di merci su internet, si è definito che il periculum in mora è nel pregiudizio patito da colui che subisce la contraffazione del marchio via internet e si sostanzia nello sviamento di clientela, che sfugge ad ogni criterio oggettivo e certo di quantificazione.
Sebbene il commercio su internet sia ancora giovane e il mondo delle imprese online sia in crescita continua, bisogna rilevare il notevole sforzo della normativa per stare al passo con questi cambiamenti rapidi. Con la diffusione di connessioni sempre più stabili e veloci, oltre che diffuse sempre più su larga scala, e con il ridursi del digital divide che segue questo miglioramento tecnologico, l’industria e il commercio dovranno sempre più fare i conti con un mercato veramente globale, e la normativa dovrà garantire una stabilità e più certezze per non frenare lo sviluppo. Gli strumenti di tutela forniti dalla Proprietà Intellettuale diventeranno perciò sempre più importanti per evitare che la Rete da opportunità diventi una fonte di rischio.